Perdonatemi, non mi collego da una vita e ho qualche (un botto) di problemi con i post, se andate a scorrere le pagine in giù vedrete che sono tutti strani. La colpa di tutto ciò è unicamente mia, mia e della mia innata incapacità con il computer. Un altro motivo è che non ho il wifi a casa e per collegarmi devo prendere un cell e farci da router, ma lasciamo perdere la mia sfiga tremenda:c
Oggi vi voglio parlare dell'unico libro che mi ha fatto piangere in tutta la mia relativamente breve vita. Come potete dedurre dal titolo questo libro è Colpa delle stelle. Non vado matta per John Green ma ne parlavano tutti di questo libro e alla fine mi hanno quasi obbligata con la forza a leggerlo.
Mi è piaciuto. Le prime pagine continuavo a ripetermi che sarebbe finito presto e che avevo letto libri molto più lunghi, questo perché ero partita con il presupposto che mi avrebbe fatto schifo. Oggi sono felice di dire che non è stato così. Penso che ormai la trama la sappiate, ma io la metto lo stesso XP.
Hazel Grace Lancaster è una sedicenne affetta da cancro, obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciottenne Augustus Waters, soprannominato "Gus", ex giocatore di basket con una gamba amputata a causa di un tumore alle ossa ritenuto tuttavia sconfitto. La passione comune per il romanzo Un'imperiale afflizione li porta ad Amsterdam, dove incontrano l'autore, Peter Van Houten, ormai alcolizzato. Ad Amsterdam vivranno i loro giorni più felici.
La prima volta che ho letto la trama ho subito pensato "Omiodio il classico libro di cui parlano tutti ma che in realtà è una palla tremenda". E invece no. Non ho amato questo libro alla follia, ma l'ho apprezzato, ne ho capito il senso, mi è risultata una storia verosimile. Non adoro lo stile di Green, ma la storia è perfetta, unicamente perfetta. Devo però concedergli che i dialoghi sono fatti molto bene, mai banali ma mai troppo espliciti. C'è sempre quel contenuto tra le righe da capire.
Il personaggio di Hazel mi è sembrato un po'sfigato all'inizio: senza amiche, malata, depressa. Pian piano ho compreso bene lo stato d'animo e le emozioni di questa ragazza.
Augustus, invece, mi è piaciuto fin da subito: un ragazzo carino, ma che non si atteggia, con le sue metafore riesce a conquistare il cuore di Hazel.
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