Cerca nel blog

domenica 9 ottobre 2016

Colpa delle stelle-John Green

Hello wordl!
Perdonatemi, non mi collego da una vita e ho qualche (un botto) di problemi con i post, se andate a scorrere le pagine in giù vedrete che sono tutti strani. La colpa di tutto ciò è unicamente mia, mia e della mia innata incapacità con il computer. Un altro motivo è che non ho il wifi a casa e per collegarmi devo prendere un cell e farci da router, ma lasciamo perdere la mia sfiga tremenda:c
Oggi vi voglio parlare dell'unico libro che mi ha fatto piangere in tutta la mia relativamente breve vita. Come potete dedurre dal titolo questo libro è Colpa delle stelle. Non vado matta per John Green ma ne parlavano tutti di questo libro e alla fine mi hanno quasi obbligata con la forza a leggerlo.
Mi è piaciuto. Le prime pagine continuavo a ripetermi che sarebbe finito presto e che avevo letto libri molto più lunghi, questo perché ero partita con il presupposto che mi avrebbe fatto schifo. Oggi sono felice di dire che non è stato così. Penso che ormai la trama la sappiate, ma io la metto lo stesso XP.

Hazel Grace Lancaster è una sedicenne affetta da cancro, obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciottenne Augustus Waters, soprannominato "Gus", ex giocatore di basket con una gamba amputata a causa di un tumore alle ossa ritenuto tuttavia sconfitto. La passione comune per il romanzo Un'imperiale afflizione li porta ad Amsterdam, dove incontrano l'autore, Peter Van Houten, ormai alcolizzato. Ad Amsterdam vivranno i loro giorni più felici.


La prima volta che ho letto la trama ho subito pensato "Omiodio il classico libro di cui parlano tutti ma che in realtà è una palla tremenda". E invece no. Non ho amato questo libro alla follia, ma l'ho apprezzato, ne ho capito il senso, mi è risultata una storia verosimile. Non adoro lo stile di Green, ma la storia è perfetta, unicamente perfetta. Devo però concedergli che i dialoghi sono fatti molto bene, mai banali ma mai troppo espliciti. C'è sempre quel contenuto tra le righe da capire.
Il personaggio di Hazel mi è sembrato un po'sfigato all'inizio: senza amiche, malata, depressa. Pian piano ho compreso bene lo stato d'animo e le emozioni di questa ragazza.
Augustus, invece, mi è piaciuto fin da subito: un ragazzo carino, ma che non si atteggia, con le sue metafore riesce a conquistare il cuore di Hazel.





☻☻☻☺☺







mercoledì 1 giugno 2016

Tra inganno e verità-Tasha Alexander

Tra inganno e verità” è un libro molto bello, il secondo più bello che io abbia mai letto.

Inghilterra/Francia/Grecia, 1890 - Per Emily, il matrimonio con Philip, Visconte Ashton, è stato solo un espediente per sfuggire a una madre autoritaria, e quando lui è morto poco dopo le nozze non ha sofferto più di tanto. Dopo tutto lo conosceva appena. A distanza di due anni, però, scopre che il marito in realtà era un uomo molto diverso da quello che lei immaginava: non solo era uno studioso e un collezionista d'arte antica, ma era anche profondamente innamorato di lei. Il ritratto che emerge dalle pagine del suo diario è così affascinante da spingerla a studiare le civiltà del passato nella speranza di apprendere qualcosa di più sul suo conto, e la conduce nelle silenziose sale del British Museum che lui amava tanto. E qui, tra bellissime statue di inestimabile valore, scopre un pericoloso segreto che riguarda dei reperti trafugati dalla collezione di antichità greche e romane. Decisa a vederci chiaro, l'intraprendente Lady Emily inizia a indagare, sfidando le rigide convenzioni della società vittoriana e cercando al tempo stesso di tenere a bada due affascinanti corteggiatori il cui interesse, però, sembra scaturire da ragioni oscure e ambigue, piuttosto che da sentimenti sinceri.

Questo libro è fantastico. La protagonista è descritta minuziosamente e si capisce benissimo il suo stato d’animo e il suo punto di vista. È un personaggio originale, una donna prigioniera dentro un sistema che le impedisce di fare quello che vuole senza scandalizzare amici e conoscenti.
Sono rimasta sorpresa dalla trama e da quanto possa essere studiata nei minimi dettagli per trarti in inganno e farti credere cose non vere. Dovrebbero essere così tutti i libri, ma ne ho letti alcuni con una storia molto più semplice. Si nota che l’autrice si è sforzata di creare un personaggio fuori dal comune, ma in qualche modo ha fatto sì che ci trovassimo d’accordo con lady Emily e la capissimo fino in fondo. Questa donna dall’intelligenza fuori dal comune si ritrova catapultata in un complotto e deve riuscire a capire di chi si può fidare.
Ti lascia col fiato sospeso e non vuoi fermarti perché devi capire chi è il colpevole e chi il buono. Interessante fino all’ultimo.


☻☻☻☻☻

Le lettere segrete di Jo-Gabrielle Donelly


Oggi voglio parlare di un libro unico. Non è il più bello che io abbia mai letto (di quello parlerò più avanti) ma è particolare, mi ha colpita anche se non so esattamente il motivo. È strano, non so come spiegarlo, è un libro con un’idea originale, ma leggero. Anche se non era proprio il mio genere l’ho comprato lo stesso. Non so che cosa mi ha spinta a farlo, ma qualcosa mi diceva di acquistarlo.
Quel pomeriggio gelido mi ero rifugiata in libreria solo per scaldarmi, quando ho visto questo libro fuori posto. In cinque minuti ero già alla porta con il libro nel sacchetto. La cosa strana è che non avevo neanche visto di che cosa parlava, l’ho guardato è l’ho preso. Basta.

Lulu è un vero disastro, ne combina una dietro l'altra e, a differenza delle due sorelle, non sa immaginare nitidamente il suo futuro. Passa senza sosta da un lavoretto all'altro, sentendosi sempre più disorientata e insicura. Ma cosa succede se un giorno, in soffitta, mentre rovista in una vecchia valigia alla ricerca di alcune ricette, si imbatte per caso in un plico di lettere scritte nientemeno che dalla trisnonna Jo March, l'intrepida protagonista di Piccole donne? Per Lulu non può esserci rivelazione più grande. Timorosa, ma al massimo dell'eccitazione, serba il segreto tutto per sé e si fa trascinare nel mondo delle sorelle March, pieno di analogie con le inquietudini e le disavventure della sua vivace famiglia. E mentre la saggezza e il coraggio di nonna Jo le scaldano il cuore, Lulu sente crescere dentro di sé una forza inaspettata, che la aiuterà a trovare con passo sicuro la sua nuova strada.

Devo dire che le prime pagine non erano un granché. Quando le ho lette ho pensato che avessi fatto un errore a comprarlo senza sfogliarlo, ma ho avuto la pazienza di andare avanti ed è migliorato.
Non è un libro meraviglioso, fantastico, che quando lo finisci sei triste perché il mondo d’ora in avanti sarà più vuota. No, è un libro… come definirlo? Credo che l’aggettivo adatto sia “imperfetto”. I personaggi sono abbastanza definiti, ma la storia non è molto realistica: questa povera famiglia ha una tragedia dopo l’altra e son tutti disperati. Le lettere di Jo, invece, sono fatte benissimo. Io ho letto “Piccole donne” e trovo che lo stile sia identico. Mi appassionava cercare di capire i consigli tra le righe che Jo dava.
Questo libro l’ho finito in un’ora ed è scritto molto semplice. Alle persone che preferiscono libri più profondi non lo consiglio.



giovedì 24 marzo 2016

Divergent-Veronica Roth

La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in 5 fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sapienza, coraggio, amicizia, altruismo e onestà. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita.


Personalmente Divergent mi è piaciuto moltissimo, ma trovo che all’inizio abbiano accelerato un po’le cose: il libro comincia subito con il test per capire qual è la propria fazione e la protagonista si ritrova subito catapultata nella sua. Avrei preferito leggere con più calma.
Come tipo di trama e stile secondo me è simile a The Maze runner (di cui ho postato di recente la recensione) che mi è piaciuto tanto e a Hunger Games, che invece ho apprezzato di meno.
L’ho divorato in due giorni, e quando l’ho finito mi sono sentita un po’ triste perché la vita sarebbe stata più vuota;)
L’autrice si immedesima molto bene nella protagonista e descrive i suoi stati d’animo e le sue emozioni come se stesse scrivendo veramente Beatrice.         
(-SPOILER ALERT-) La vita da Intrepida è complicata: sembra che Beatrice resista a malapena e che crollerà da un momento all’altro, ma il suo nuovo amore riuscirà ad aiutarla.
Nel libro si dice che Jeanine Matthews, la capo fazione degli Eruditi (i nerd) vuole fare secchi tutti i Divergenti perché pensa siano un problema per la sicurezza e il funzionamento della società ecc. però anche se gli ammazza tutti  ne nasceranno altri, no? Quindi non ha molto senso...
Ho trovato crudele che se si sceglie una fazione diversa da quella da cui si proviene bisogna rinunciare alla propria famigliaL ma magari sono io che sono fifona :3
Mi è sembrato strano anche che in teoria essere Divergente è “estremamente raro” (cit. Tori) ma se ne trovano molti in città.
Caldamente consigliato<3

☻☻☻☻☺